In Svezia era commessa ma frequentava l'Accademia d'arte drammatica; nel 1925 si trasferì a Hollywood, dove cominciò il suo successo e la sua leggenda: la bellezza e la riservatezza (odiava la stampa pettegola e la pubblicità) la facevano apparire irraggiungibile, "divina". Tra i suoi film più noti La regina Christina, Anna Karenina, Ninotschka. Dai primi anni '40 lasciò il cinema e si ritirò in un riserbo impenetrabile.
Con Leopold Stokowsky, grande direttore d'orchestra, ebbe una simpatia che la stampa scandalistica del tempo amplificò. |