Ingegnere, tenente colonnello di Artiglieria nella II Guerra Mondiale, all'Armistizio cercò inutilmente di convincere i comandi militari a non deporre la armi, come invece esigeva la Wermacht; entrò quindi nella clandestinità e comandò la 5^ brigata Garibaldi; catturato dai fascisti, torturato, venne consegnato ai tedeschi che lo deportarono a Mauthausen; morì il giorno stesso in cui il campo venne liberato. Fu insignito di medaglia d'oro al V.M. alla memoria.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra rivestita di ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. |