La targa, ritrovata in zona, fa pensare che qui sorgessero le terme romane, fatte costruire sotto Augusto e rifatte poi da Nerone. La parte inferiore della targa attesta che Tito Aviasio Servando, anche in nome del figlio Gaio, fece un legato di quattrocento sesterzi perché perpetuamente uomini e ragazzi di entrambi i sessi in questo bagno si lavassero senza pagare. Il sesterzio valeva 1/4 del denario (d'argento) e corrispondeva quindi a 2 assi e mezzo: il segno H che precede la S indica proprio due assi (II) e il mezzo è rappresentato dalla barretta orizzontale; questa abbreviazione antepone l'aggiunta epigrafica a prima della riforma del 118 d.C., quando il denario fu rivalutato per valere 16 assi (non più dieci) e così il sesterzio corrispondeva a 4 assi; ma forse restringe la datazione alla prima età Flavia la grafia SEXSUS, con la S che segue la X, forma poi caduta in disuso. |