Nel 1349 l'antica città romana di Telesia venne sconvolta da un grande terremoto; oltre a crolli delle abitazioni ci furono sprofondamenti del suolo, la formazione di un lago, l'apertura di voragini da cui uscivano emanazioni di anidride carbonica e solforosa. Tutta l'area venne abbandonata in quanto paludosa, mefitica e malsana. Ma nel passare dei secoli queste caratteristiche hanno rivelato anche la loro utilità terapeutica, e alla metà dell'Ottocento il paese è economicamente risorto grazie alla scoperta della sua vocazione termale. Nel 1877 un imprenditore napoletano, Eduardo Minieri, dalla provincia di Benevento ottenne l'appalto per la gestione delle Terme ed iniziò a costruire moderni stabilimenti; si intraprese anche l'attività commerciale di imbottigliamento delle acque sulfuree. Nel 1891 la famiglia Minieri costruì il maestoso
Grand Hotel Telese, 5 anni dopo Alfredo subentrò al padre, potenziando ulteriormente il sito a fini terapeutico-turistici. Un altro Eduardo della famiglia proseguì la conduzione, dovendo superare i dissesti della II Guerra Mondiale, quando il Grand Hotel fu requisito dalla Wehrmacht e venne trasformato in ospedale militare. Dal 1973 la moglie di Eduardo, Marcella Silenzi Minieri (1908-1992) è subentrata nella gestione, provvedendo ai danni prodotti dal terremoto del 1980 e creando nel 1986 una Società per azioni.