Liutaio, socialista, poi comunista, durante il Ventennio subì arresti e persecuzioni per la sua fede antifascista; dopo l'Armistizio fu tra gli animatori della Resistenza nel Teramano e, tra il 25 e il 27 settembre 1943, partecipò ad una delle prime battaglie della guerra di Liberazione, al
bosco Martese. Morì in combattimento contro i nazifascisti pochi mesi dopo.