Marchese di antica
famiglia, possidente, dal 1839 al 1842 presiedette la locale Società Agraria, animata da spirito politico e sociale moderatamente innovativo. Fu poi eletto senatore e presidente del consiglio comunale; in questa funzione promosse un restauro dell'Archiginnasio e di altri luoghi storici.
Il fregio con il tondo commemorativo gli fu dedicato dal figlio Annibale.