Frate domenicano, durante un ritorno in nave dalla Sicilia fu catturato dai pirati e portato schiavo a Tunisi; qui abiurò la sua fede e si sposò; ma poi, preso da rimorsi, si pentì e ritornò cristiano; il sultano di Tunisi lo fece torturare ed uccidere.
La targa è accolta in archivio non tanto per la sua ricercatezza cromatica quanto perché la funzione toponomastica sembra assente e prevale l'intenzione commemorativa, come vale per l'attigua piazza
Carena.