Studente appena diplomato, aderì alla Resistenza unendosi alle formazioni di Giustizia e Libertà. Arrestato a Milano, resistette alle torture e fu rilasciato. A Padova si avvicinò al gruppo del prof.
Meneghetti; nuovamente arrestato, fu deportato a Bolzano e poi a Oelsen, in Germania, dove venne ucciso negli ultimi giorni di guerra.
Ad Oelsen, in Sassonia al confine tra Germania e Repubblica Ceca, alla fine della guerra vennero rinchiusi 150 prigionieri provenienti da altri lager che mano a mano erano liberati da truppe Russe o Alleate.
La targa è inserita in archivio perché non svolge funzione toponomastica (nessun indirizzo in questo "largo") ma solo commemorativa; e la scelta del luogo non è casuale: vicina è la sede del Liceo "Galvani", dove Benassi fu studente.