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La data di nascita è incerta; umanista, scrisse in latino De laudibus Piceni, poema in distici elegiaci che decanta i pregi delle Marche. |
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(Testo)
"COLLE PEREXIGUO STAPHYLÛ SEDET, UNDIQ. PENDENS. HIC, NIMIUM DULCI, NECTARE GRATUS AGER. UNDE SUUM NOMEN VETERES DIXERE COLONI; NAM STAPHYLE GRAECO DICTUR UVA SONO. HAEC URBS VASCONUM SENSIT MISERANDA FUROREM, FUMARUNT MULTOS TECTA CREMATA DIES."
DA "PICENUM" DI FRANCESCO PANFILO (SANSEVERINO 1480 ? - 1542) LIBRO II
POSTO É STAFFOLO SU UNA COLLINETTA DISCENDENTE DA OGNI LATO; QUI GRADEVOLE É LA TERRA PER LO STRAORDINARIAMENTE PIACEVOLE LIQUORE (VINO). PER QUESTO ASPETTO GLI ANTICHI COLONI VOLLERO COSÍ CHIAMARLO ED INFATTI NELLA LINGUA GRECA L'UVA É DETTA "STAFILE". QUESTA MISERANDA CITTÁ PROVÓ IL FURORE DEI GUASCONI (FRANCESCO M. DELLA ROVERE - ANNO 1517), PER MOLTI GIORNI FUMARONO LE ABITAZIONI DA ESSI DATE ALLE FIAMME.
foto Bevilacqua
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