Laureato in Giurisprudenza a Pisa, fece carriera ecclesiastica: nominato prima vescovo di Cadice (1521), poi di Cremona, infine di Ravenna, nel 1527 vestì la porpora cardinalizia; arricchito da diversi benefici, nel 1532 divenne anche legato pontificio perpetuo di Ancona, che era repubblica marinara; la legazione gli costò una enorme somma pagata alle casse pontificie, che
Clemente VII doveva rimpinguare dopo il sacco di Roma del 1527; dietro indicazione papale Accolti nel 1533 fece costruire da
Antonio da Sangallo la fortezza della Cittadella, che venne usata come punto di forza militare per consegnare Ancona al diretto dominio papale. Ma nel 1535 il nuovo papa,
Paolo III, lo fece processare, forse perché aveva fatto uccidere 5 notabili anconetani o forse per illeciti arricchimenti; solo l'intervento dell'imperatore
Carlo V e il pagamento di un salatissimo risarcimento lo salvarono dalla condanna a morte