Formatosi alla bottega di Francesco Salviati, da cui assunse il nome d'arte, col maestro fu a Roma, ad ammirare il lavoro di Raffaello e Michelangelo. Fu incisore per illustrazioni librarie e pittore. Eseguì tele e decorazioni a fresco in chiese e palazzi romani e veneziani.
Il suo paese natale gli ha dedicato il portico d'una via del centro (vedi thumbnail). |