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La casa colonica della famiglia Maccagnani era deposito di armi e punto di sosta di partigiani; in seguito ad una spiata il 21/10/1944 fu presa d'assalto da truppe tedesche; dopo impari battaglia rimasero uccisi otto partigiani e sette dei contadini che abitavano la masseria, fra cui le 3 sorelle Maccagnani; altri otto partigiani, fatti prigionieri, vennero fucilati a Medicina il giorno dopo. |
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(Testo)
Ricordo di Schiassi Giannina e Angela
IL 21 OTTOBRE 1944 LA FURIA TEDESCA STRONCÒ LE VITE DICOLLINA BRUNO GABRIELLI CELESTINO GALLETTI ANNA TERESA GALLETTI IVO GIULIANI ILARIO MACCAGNANI EMMA MACCAGNANI ENRICA MACCAGNANI GIUSEPPINA | | MACCAGNANI IDA MELLONI ENZO NEGRINI GUERRINO PIRINI MARIO TASSONI GIOVANNI TASSONI PAOLO ZANETTI MODESTO ZUFFI ENZO | E DI ALTRI ITALIANI RIMASTI IGNOTI QUI ACCORSI AL RICHIAMO DELLA PATRIA OPPRESSA
(targa informativa a sinistra, più recente)
21 ottobre 1944. All'alba. L'esercito tedesco sta operando da giorni un rastrellamento a tappeto nelle zone di pianura alla sinistra del fiume Idice, per cercare i partigiani che si presume siano nascosti nelle campagne circostanti. Procedendo in direzione nord, i tedeschi arrivano nel cortile del podere Mazzacavallo, di proprietà delle sorelle Maccagnani, che ospita, proprio quel giorno, molti partigiani di diverse brigate di montagna. Tra questi una compagnia del battaglione "Elio Pasquali”. Sotto un cumulo di fascine, trovano alcune armi, e scatta l'allarme. La perquisizione si fa più serrata e i tedeschi decidono di ispezionare il fienile (dove si trovano i partigiani nascosti), e mentre un soldato sale la scala a pioli che porta al deposito del fieno, un partigiano di sentinella, apre la botola e spara. E' l'inizio di un violento scontro, in cui perdono la vita tedeschi e partigiani. I superstiti riescono fortunosamente a fuggire, attraverso una scala interna del fienile e si dirigono in direzione del fiume Idice sempre sparando, per cercare di fare arretrare i tedeschi. Per punire la famiglia Maccagnani che aveva dato ospitalità ai partigiani, i tedeschi bruciano la cascina, uccidono le donne ed uno sfollato che vi si era rifugiato, lasciandone i corpi abbandonati all'aperto, come monito alla popolazione. |
foto Benfenati
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