Fu rabbino a Pesaro dal 1904, a Siena dal 1907; dal 1920 fu vice rabbino a Senigallia e poi passò ad Ancona dove diresse il canto di preghiera nella sinagoga. Arrestato a Firenze assieme alle sue due figlie, venne deportato ad Auschwitz; egli e la figlia Ada morirono nel lager, mentre Emma sopravvisse.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. |