Erano fratelli, nati entrambi ad Ancona,
Romilde il 20/3/1902,
Umberto il 17/7/1914; cercarono scampo alla persecuzione antisemita allontanandosi da Ancona, ma furono individuati ed arrestati, lei in provincia di Cuneo, lui a Torino. Furono deportati ad Auschwitz, dove lei trovò la morte; Umberto fu anche costretto ad affrontare l'estenuante marcia verso Mauthausen quando Auschwitz venne sgomberato per l'avvicinarsi dell'Armata Rossa liberatrice. Anche un altro fratello,
Dante, morì ad Auschwitz.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi.