Arcivescovo di Bologna dal 1731, papa dal 1740. Una commedia di
Alfredo Testoni lo dipinge come personaggio allegro e gioviale, ma fu anche uomo di cultura e grande legislatore.
Premesso che Potenza Picena fino al 1862 si chiamava Monte Santo, l'epigrafe con una certa enfasi ringrazia il papa per aver mediato in una complessa controversia che riguardava questioni ereditarie e destinazioni di beni assegnati ad opere pie; controversia che Benedetto XIV risolse istituendo la
Collegiata al posto della preesistente Pieve di S.Stefano e provvedendo ad emanare le opportune disposizioni. A ringraziare era un alto prelato,
Mario Compagnoni Marefoschi (Macerata 1714-Roma 1780), erede degli antichi proprietari di quei beni immobili, che fece carriera ecclesiastica sotto Benedetto XIV e che nel 1770 fu nominato cardinale da
Clemente XIV in parte per il ruolo che ebbe nella soppressione della Compagnia di Gesł (1773). E i Gesuiti proprio qui avevano fondato, adiacente alla Chiesa di S.Ignazio (poi Collegiata), un loro rinomato collegio.