Nel 1851 furono arrestati Giacomo Bettili (61 anni), il figlio Luigi (41) con la moglie Teresa (37) e l'altro figlio Antonio (33); erano possidenti e negozianti di vini; Giacomo e Luigi furono accusati del "possesso e diffusione di scritti rivoluzionari", Antonio e Teresa "di averne approvato il contenuto" e "di avere omessa la prescrittta denuncia sulla loro esistenza"; e "tutti e quattro poi di aver anche tenuti dei discorsi sovversivi ed offendenti gravemente la sacra persona di Sua Maestà". In base ai proclami di Radetzky vennero condannati: Luigi a 10 anni di lavori forzati, Giacomo a 5, Antonio a 1 e Teresa ad un anno di carcere.
Petervaradino (oggi Novi Sad, in Serbia) era un'importante fortezza lungo la frontiera militare austriaca; il 5/8/1716 il
Principe Eugenio qui aveva portato le truppe imperiali ad una grande vittoria contro gli ottomani del sultano Ahmed III. Anche le altre città menzionate nella targa erano sedi di carceri che ospitarono i membri della famiglia Bettili.