Luigi Biasci (Lari, Pi 1888-Altopascio 14/7/1944) e Augusto Trento Vanni (Ponsacco, Pi 1917-7/7/1944) erano civili e furono assassinati da militari tedeschi in momenti diversi di un episodio alquanto misterioso: due soldati della Wehrmacht si presentarono a casa della famiglia Vanni spacciandosi per disertori in cerca di rifugio e chiedendo di Biasci; quando quest'ultimo comparve i militi estrassero le pistole; Trentino Vanni cercò la fuga ma fu raggiunto da proiettili e morì; gli altri furono poi caricati su un camion e portati via; Biasci venne fucilato qualche giorno dopo. Forse la ragione di questo accanimento mirato è da ricercare nel fatto che Biasci, esperto operaio del marmo, nel 1912 era andato in Russia per lavoro, tornando in Italia nel 1921 dopo la Rivoluzione; forse il controspionaggio tedesco sospettava un collegamento con l'Unione Sovietica. |