Chimico, antifascista, partigiano, nel 1943 venne catturato e deportato nel lager di Auschwitz, riuscendo a sopravvivere. Dopo la guerra scrisse le sue atroci esperienze di deportazione nel libro Se questo è un uomo (1947); si dedicò poi completamente alla letteratura con altri romanzi.
Il murale è accolto in archivio perché non è un prodotto di estro individuale e clandestino ma frutto di una scelta collettiva, cui ha aderito anche il Comune di Capannori, con prospettive durature. |