Ebanista e scultore del legno, pur non aderendo a nessun partito politico clandestino fu da sempre antifascista, tanto che già nel 1932 fu relegato al confino di Ventotene; alla caduta di Mussolini il 25/7/1943 espresse pubblicamente la sua gioia, che i fascisti locali ricordarono poche settimane dopo, quando i tedeschi liberarono il duce dal Gran Sasso e si costituì la RSI: le percosse che gli inflissero lo portarono alla morte. |