Ingegnere alla Olivetti, appassionato alpinista, dopo l'Armistizio entrò nella Resistenza; commissario politico delle formazioni partigiane di Giustizia e Libertà in Piemonte, contribuì a salvare perseguitati politici e prigionieri di guerra fuggiti scortandoli in Svizzera attraverso le Alpi. Catturato dai tedeschi, venne torturato e fucilato. Nel dopoguerra fu insignito di medaglia d'oro al V.M. alla memoria.
Angiolino Primela Miero era di Torino, aveva 20 anni e come partigiano militava nelle brigate attive in Valle Susa. I 5 partigiani, prelevati dalle carceri di Torino, furono seviziati, qui trucidati e
appesi a lampioni.