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Il principale animatore e organizzatore della Resistenza cuneese e comandante delle formazioni partigiane piemontesi di Giustizia e Libertà. Catturato dai fascisti, fu giustiziato.
I primi partigiani del Piemonte si riunirono a Valdieri, in Val Gesso, nella casa della famiglia Bianco, l'11/9/1943; il giorno seguente 12 uomini salirono al santuario della Madonna del Colletto, scelta come prima base segreta per organizzare le formazioni partigiane di Giustizia e Libertà. |
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(Testo)
DUCCIO GALIMBERTI
Tancredi Galimberti, Duccio, nacque a Cuneo il 30.4.1906, dove svolse attività di avvocato. Dal 1932, per non dover entrare a far parte della milizia, rifiutò l'iscrizione al fascio e, dopo la promulgazione delle leggi razziali, assunse atteggiamenti di aperta opposizione al regime. Nel 1942 fu tra gli organizzatori del partito d'Azione a Cuneo. L'8 settembre 1943, dopo aver invano tentato con un gruppo di compagni di indurre i comandi militari cuneesi a opporre resistenza ai tedeschi, scelse la via della montagna. La sera del 12 settembre 1943, con altri 11 compagni, raggiunse la località di Madonna del Colletto, in Valle Gesso, e vi costituì la prima banda "Italia Libera". Il 13 gennaio 1944 durante l'attacco dei tedeschi alla posizione di San Matteo fu ferito; in seguito il Comando regionale delle formazioni G.L. lo chiamò a Torino per affidargli l'incarico alla direzione militare regionale. Il suo impegno crescente nella direzione del movimento partigiano rese più accanita la caccia da parte dei fascisti che riuscirono ad arrestarlo a Torino il 28 novembre 1944. La trasferito a Cuneo, fu ucciso il 4 dicembre nei pressi di Centallo, a raffiche di mitra in aperta campagna.
I DODICI DI MADONNA DEL COLLETTO
Livio Bianco, avvocato, 1909 Enzo Cavaglion, commerciante, 1919 Riccardo Cavaglion, impiegato, 1922 Arturo Felici, artigiano, 1903 Leonardo Ferrero, professore, 1915 Duccio Galimberti, avvocato, 1906 Dino Giacosa, avvocato, 1916 Ugo Rapisarda, maestro di musica, 1908 Leandro Scamuzzi, commerciante, 1904 Edoardo Soria, artigiano, 1906 Giancarlo Spirolazzi, studente universi- tario, 1923 Ildo Vivanti, studente, 1924
Anche Ettore Rosa ed Ezio Aceto saliranno in quei giorni a Madonna del Colletto, ma Rosa tornerà subito in pianura per organizzare i rifornimenti e l'arruolamento degli uomini, Aceto si unirà invece al raggruppamento della Valle Colla (Boves). I fratelli Enzo e Riccardo Cavaglion, dovranno abbandonare la Banda "Italia Libera" nell'ottobre 1943 per ricongiungersi alla loro famiglia perseguitata dai nazisti ma fortunosamente sfuggita alla loro cattura, andando ospiti di contadini nella frazione Gorrè di Rittana. |
foto Barale
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