Orologiaio, dopo la promulgazione delle leggi razziali cercò rifugio a Prato, ma venne denunciato alle SS. Deportato nel lager di Auschwitz, probabilmente venne ucciso subito dopo il suo arrivo.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. A Demnig probabilmente è stata fornita data di nascita errata: tutti i siti del web concordano sul 1905. |