Avvocato, dal 1927 podestà di Villa Collemandina (Lu), si spese per dotare il proprio paese di efficienti vie di comunicazione; in particolare fece realizzare un ardito ponte sul torrente Corfino. Durante la II Guerra Mondiale aderì alla Resistenza aiutando prigionieri Alleati in fuga e giovani renitenti alla leva della RSI; questo portò al suo arresto e alla sua misteriosa morte, forse sotto un bombardamento aereo mentre veniva trasferito da un carcere all'altro.
Nel 1952 questo
ponte gli fu intitolato.