Struttura nata secoli fa per
l'assistenza ai bambini orfani o abbandonati, che perņ alla fine della II Guerra Mondiale ha visto la sua pia funzione completamente ribaltata dall'uso che ne fece l'amministrazione militare nazifascista: centro di internamento e smistamento di condannati alla tortura, alla deportazione o alla morte. Questa luttuosa destinazione dell'edificio indusse il Comune, gią nel 1955, a ricordare con una targa le vittime che di qui transitarono. Il 9/1/2020 č stata aggiunta, a terra, una soglia metallica, con epigrafe commemorativa, realizzata dall'artista tedesco
Gunter Demnig, sul modello delle
Stolpersteine (
"pietre d'inciampo") che dal 1992 conficca nell'asfalto di moltissime cittą europee. Quando č stata posata questa soglia la cifra di pietre posate aveva raggiunto la cifra di 76.000.