Adelchi Baroncini, nato a Conselice (Ra) il 4/11/1889, operaio meccanico, collaborava con la Resistenza stampando in casa materiale di propaganda contro il regime; in seguito ad una spiata venne arrestato al lavoro, mentre altri militi delle S.S. giungevano a casa sua dove trovavano la moglie
Teresa Benini (nata a Imola il 19/5/1893) e le tre figlie che cercavano di nascondere i fogli clandestini. Vennero tutti deportati nei lager; qui trovarono la morte Adelchi (il 3/1/1945) ad Hartheim (Linz, A), Teresa (il 26/1/1945) a Ravensbrück (D) e la figlia
Jole (il 4/3/1945) a Ravensbrück. Le figlie
Angela e
Nella riuscirono a sopravvivere agli stenti dei lager e vennero liberate nell'aprile 1945. A Jole è stata dedicata una
scuola dell'infanzia a Bologna.
Queste sono cinque delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di stenti o furono uccisi. Le pietre sono state posate il 10/1/2020.