Gli studenti Giovanni Anghinoni (di Bozzolo, Mn) e Giovanni Battista Ricci (di Verona) rimasero uccisi dalle guardie l'
8/2/1848 durante una manifestazione antiaustriaca. In seguito a quei disordini fu proclamato lo stato d'assedio; il 3/12/1848 venne arrestato e fucilato il diciannovenne Giuseppe Ferrari (di Castelmassa, Ro) perché trovato in possesso di un coltello; stessa sorte subì il 9/12/1851 il trentatreenne
Alessandro Cazzato (detto Verolin; di Este, Pd), indicato da un contadino come il proprietario di una cassa di vecchie armi arrugginite, nascosta in una stalla.
Pier Fortunato Calvi era militare di carriera dell'esercito imperiale e venne impiccato nel 1853 perché aveva guidato il moto insurrezionale nel Cadore.