Oltre che poeta, romanziere, autore di novelle, drammaturgo, D'Annunzio fu anche spettacolare partecipe delle vicende del tempo, belliche, politiche, mondane. Insomma, un incredibile creatore di idee e realtà, con la parola e col gesto (di qui l'aggettivo che più gli si adatta:
immaginifico).
Il sonetto è dedicato a Padova, una delle "città del silenzio", e fa parte della raccolta
Elettra, secondo libro delle
Laudi (1903); il condottiero del verso 8 è il
Gattamelata, la cui statua equestre si erge nella piazza del Santo.