Industriale tessile, con l'approvazione delle leggi razziali vide i suoi stabilimenti requisiti dalla Repubblica Sociale Italiana; presagendo anche il rischio della vita cercò di fuggire con la famiglia in Svizzera, dove riuscirono a riparare solo la moglie e i tre figli; lui fu arrestato e deportato ad Auschwitz; quando l'Armata Rossa era in prossimità del lager, i prigionieri vennero sottoposti ad un trasferimento a marce forzate a Buchenwald, dove forse Sonnino non riuscì neppure ad arrivare.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi.
La posa di questa targa è avvenuta il 24/1/2020. Nel 2019 Sonnino era stato ricordato da altra "pietra d'inciampo" a
Milano, dove si era trasferito.