Come aspirante giornalista fu apprezzato dal regime fascista per i suoi articoli di fedeltà al duce e di acceso antisemitismo; sotto la Repubblica Sociale Italiana ebbe ruoli militari e politici. Nel dopoguerra riuscì ad evitare carcerazione e processi; nel 1946 con altri fondò il Movimento Sociale Italiano, un partito che si ispirava ai principi del ventennio mussoliniano, e ne fu rappresentante di spicco, sedendo a Parlamento dal 1948.
È raro che la toponomastica celebri figure legate alla storia del Fascismo; forse anche qui magari l'intitolazione della piazza non ha seguito le vie ufficiali; comunque si intravede nel web la notizia che un'amministrazione comunale ha cancellato quest'indicazione viaria. |