Al di là della produzione lagrimosa spesso più nota al grande pubblico, ha scritto poesie fra le migliori del '900 italiano. Ben distinguibile è la sua poetica simbolista (illustrata nelle pagine di
Il Fanciullino), e altrettanto il suo superamento del linguaggio poetico tradizionale. Tra le raccolte di poesie meritano continua rilettura
Myricae,
Primi poemetti,
Nuovi poemetti,
Canti di Castelvecchio,
Odi ed inni,
Poemi conviviali.
Dalla
stazione di Piezza Pascoli malato prese il treno che lo avrebbe portato a Bologna, dove neanche due mesi dopo sarebbe morto.