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L'opera, dedicata ai lavori genovesi del ramo industriale e alla loro città, fu realizzata da Gino Guerra, un ex-sindacalista passato alla scultura; è accompagnata da una poesia dell'italianista Edoardo Sanguineti (Genova 1930-2010). |
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(Testo)
(nel bordo interno, sul bronzo) I LAVORATORI DEL R.I. AI LAVORATORI GENOVESI E ALLA LORO CITTA'
(su targa alla base) "MONUMENTO AL LAVORO E ALLA CITTÀ DI GENOVA" Scultura di Gino Guerra per i lavoratori del ramo industriale donata a tutti i portuali
BALLATA DEL LAVORO (sinistra) con le due mani nati a lavorare, nati con i due piedi a camminare con lavorare si va per salire per una scala che va a proseguire:
questa è una scala che sale a spirale, e che qui ci significa la vita: quando ci sali ti è già incominciata, quando finisci non ti è mai finita: e prima i padri, e poi salgono i figli, che così vanno le generazioni: questa scala significa la storia, che chi è passato resta per memoria:
se te la guardi come fosse ruota, vedi che gira come la fortuna, che ti trascina come vecchia giostra, (centro) e fa le fasi come fa la luna: ma la luna sparisce e ti ritorna, te, la tua giostra, ti fa un solo giro. che se ti guardi la tua vita sola, ci vedi il primo e l'ultimo respiro:
se poi la guardi come fosse torre, vedi Babele, che fu confusione: fu in Babilonia, dove si confusero tutte le lingue in tutte le persone: ma quella torre si sognava un cielo, te, la tua torre, qui in terra ti tiene: che se guardi lì, muscoli e ossa, un grattacielo, ci vedi una fossa:
ma questa, che è la vita, sale a vite, che come sta un martello ci sta dura, (destra) e ci sta curva come sta una falce, ma che ci trovi lì la tua ventura: per questa scala ci trovi i compagni, salire insieme, insieme lavorare: così sta scritto in qualunque scrittura, chi non lavora, niente da mangiare:
con le due mani nati a lavorare, nati con i due piedi a camminare, con tutto il corpo nati qui a sudare, e ancora nati a ruscare e a sgobbare, e nati a faticare e a travagliare, per questa scala ci impari a lottare, e fare fine a tutto il dominare, e, te con gli altri, tutti liberare:
Edoardo Sanguineti (novembre 1982)
Opera del 1981/82, restaurata e qui esposta nel 2015 a cura di Autorità portuale di Genova, Comune di Genova Alcri-Associazione Lavoratori Compagnia Ramo Industriale, Arci Liguria, Culmv-Compagnia Unica "Paride Batini" |
foto EDC
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