Meccanico all'Ansaldo, antifascista, più volte arrestato durante il Ventennio, aderì alla Resistenza militando nella brigata SAP "Mirolli". Arrestato, venne fucilato mentre gli si faceva credere che venisse solo trasferito di prigione: come nei casi di altri partigiani uccisi nei giorni 12-14 gennaio 1945, vennero trovati in tasca al cadavere
un panino e una mela.