Da giovane ebbe vita avventurosa come mozzo su un mercantile che lo portò in Egitto; lì aprì una bottega per il commercio di marmi e lì conobbe il poeta Ungaretti, che incoraggiò la sua produzione di racconti di vita marinara. Stabilitosi in Versilia dopo la Grande Guerra, divenne impresario teatrale, continuando su una produzione narrativa che dipinge scene di vita paesana (
Moscardino, del 1922).
Nel
thumbnail offro un'immagine ingrandita della targa, per chi voglia controllare il testo epigrafico; io ho trovato conferma in una telefonata con i gentilissimi gestori del bar
Costituzionale, che non hanno esitato a fornirmi la consulenza. Le due righe intermedie riprendono un punto della poesia di
Montale All'amico Pea (n.42 della raccolta
Altri versi, 1980), che esattamente recita:
Un’altra volta mi parlò di un inverno a Sarzana / e di tutto il ghiaccio di quell’esilio.