Colto abate, giurista, teologo, poeta nell'Accademia di Arcadia col nome di Neralco Castrimeniano, si occupò anche di architettura, scrivendo un trattato e progettando alcune costruzioni a Senigallia. Ebbe ottimi rapporti con il papa
Clemente XI.
Qui è ricordato per la sua paternità nella costruzione della Porta Lambertina.