Poeta al confine tra realtà storica e tradizione leggendaria; gli sono attribuiti i primi grandi poemi della lettaratura greca, Iliade ed Odissea, opere che vennero fissate in forma scritta intorno all'VIII sec. a.C. Si raccontava fosse cieco e almeno 7 città si contendevano i suoi natali.
Il mito di
Niobe narra quanto questa madre si vantasse dei suoi 14 figli, 7 maschi e 7 femmine; gli dei vollero punirla e uccisero quasi tutti i poveri ragazzi; lei fu trasformata in roccia e anche in questa forma continuò a piangere la sua sventura.
I versi omerici citati sono nella traduzione di
Vincenzo Monti.