Questa epigrafe è un classico esempio di rimbombante e vuota retorica di propaganda (qui quella fascista: "
nell'ora sacra al littorio"): con una sintassi arzigogolata fino alla zoppia si menzionano famiglie di benefattori di Orta che hanno dato vita ad un ente dedito ai fanciulli. Probabilmente una scuola materna; ma già prima del Fascismo era stato istituito l'
asilo infantile Fara-Olina (1880); probabilmente Corinna Caire (cui Orta ha dedicato una via ma su cui internet non fornisce neppure un vago straccio di informazione) intervenne successivamente con altra elargizione. Forse contribuì anche l'ingegnere imprenditore
Giuseppe Motta (Mortara, Pv 1870-Orta, No 1943), quello che promosse per i dipendenti della Edison le "
Colonie Ettore Motta" in ricordo del primogenito morto di tisi diciottenne nel 1922. Tutto ciò però resta incerto, confuso, perché l'epigrafe si è preoccupata di fare impressione più che informazione. È strano che il Comune di Orta S.Giulio -nel cui giardino si trova la lapide- non abbia sentito il bisogno di mettere un cartello esplicativo, almeno per indicare con precisione l'ente qui commemorato.