La targa è inserita nella sezione "patria e libertà" (e non "armi") perché i trentini che nella Grande Guerra combatterono con le truppe italiane erano disertori dell'esercito asburgico, in quanto nativi di territorio soggetto all'Impero; quindi il rischio bellico cui andavano incontro era duplice: se fatti prigionieri dagli austriaci sarebbero stati passati per le armi come traditori. |