Questo sacrario trascende l'ambito strettamente militare e combattentistico e lascia spazio a targhe di ordini religiosi e confraternite assistenziali (una anche
fasulla); niente di strano quindi che fra le preghiere ci sia pure un arcano palindromo ritrovabile qua e là in diversi luoghi d'Europa, con altri tre esemplari in
abruzzo; le testimonianze più antiche lo vedono presente a Pompei.
Anche la
scritta che lo sovrasta rientra nell'ambito degli arcani significati.
L'autore, Vincenzo Trinchini, è uno degli
emigranti di Pescocostanzo che hanno realizzato il sacrario.