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Nome e Cognome Xavier e Antonio Bueno
Dove si trova via Mantellini 2 B - Fiesole, FI
Categoria arti
Segnalato da Franco Zatini
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Xavier (Vera de Bidasoa, E 1915-Fiesole, Fi 1979) e Antonio (Berlin, D 1918-Fiesole, Fi 1984) erano fratelli, figli di un giornalista che spostandosi in tutta Europa li rese cosmopoliti. Pittori precoci, iniziarono realizzando una sorta di simbiosi espressiva; dal 1940 si radicarono in Italia, a Fiesole e da qui non si allontanarono più, anche quando le loro vite e personalità artistiche si separarono.
 
     
 
 
(Testo)

(fronte)

GIARDINO FRATELLI BUENO

I fratelli Xavier e Antonio Bueno giunsero
in Italia nei difficili anni della guerra, dopo
un’infanzia trascorsa tra Berlino, Madrid,
Ginevra e Parigi al seguito del padre, il
giornalista spagnolo Javer; e proprio in
fuga dalla guerra arrivarono a Firenze, nel
1940, assieme alla madre Hannah e alla
compagna di Xavier, la scrittrice Julia
Chamorel. Erano all’epoca etrambi
giovanissimi (Xavier era nato nel 1915,
Antonio nel 1918), e ed attirarli nel
capoluogo toscano erano ovviamente i
suoi tesori artistici: ma quello che avrebbe
dovuto essere solo un soggiorno
temporaneo – il classico voyage in Italie che
ogni artista europeo desidera compiere – si
trasformò per loro in un’esperienza di vita
definitiva e totalizzante, perché a Firenze
trascorsero il resto della loro vita. Xavier e
Antonio trovarono sistemazione sulle
colline di Fiesole, prima a San Domenico e
poi a Montereggi.
Il fascino di Firenze, e in particolar modo la
bellezza delle campagne fiesolane, fu per
entrambi una sorta di innamoramento a
prima vista, e costituì un legame che durò
nel tempo. Qui i due artisti svolsero la loro
brillante carriera, riscuotendo un grande
successo sia dalla critica che dal pubblico,
e a Fiesole entrambi si spensero: Xavier
improvvisamente nella notte del 17 luglio
1979 nella sua casa, Antonio il 26
settembre 1984, dopo breve malattia.
Nonostante la loro prematura scomparsa,
avendo iniziato giovanissimi a dipingere,
hanno avuto una carriera lunga e feconda;
partendo entrambi da uno stile realistico,
hanno elaborato poco a poco un
linguaggio più metafisico, sfociato in
Xavier in una pittura densa di contenuti
sociali e in Antonio in un stile ironico e
allusivo. Le loro opere sono state esposte
nelle più importanti gallerie e Musei, in
Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Hanno
scritto di loro i più conosciuti critici e
studiosi, come Carlo Giulio Argan, Achille
Bonito Oliva, Philippe Daverio, Umberto
Eco, Antonio Paolucci, Salvatore
Quasimodo, Carlo Ludovico Ragghianti,
Edoardo Sanguineti, Vittorio Sgarbi.


(retro)
GIARDINO FRATELLI BUENO

The brothers Xavier and Antonio Bueno
arrived in Italy during the difficult war
yerars, after having spent their childhood in
Berlin, Madrid, Geneva and Paris following
their father, the Spanish journalist Javier
Bueno. While escaping from the war they
arrived in Florence in 1940, together with
their mother Hannah and Xavier’s partner,
the writer Julia Chamorel. They were both
very young at the time (Xavier was born in
1915 and Antonio in 1918), and what
attracted them to the Tuscan capital was,
quite obviously, its wealth of artistic
treasures. But what was supposed to be
just a short stay – i.e. the classic voyage to
Italy that every European artist wished to
accomplish – became for them a definitive
and all-encompassing life experience since
they spent the rest of their lives in
Florence.
Xavier and Antonio decided to
settle down on the hills of Fiesole, first at
San Domenico and then at Montereggi.
The charm of Florence and, in particular,
the beauty of Fiesole’s countryside led to a
kind of love at first sight, and had the
power to create a bond that lasted over
time. There the two artists carried out their
brilliant careers and were very successful
with both public and critics. They both
departed at Fiesole, Xavier suddenly, at
home during the night, on 17 July, 1919,
whereas Antonio died on 26 September,
1984, after a brief illness.

Despite their premature death, since they
started to paint when they were very
young, their career was long and fruitful.
After starting with a realistic style, they
gradually developed a more metaphysical
language, which resulted in a painting full
of social contents for Xavier, and in an
ironic and allusive style for Antonio. Their
works have been exhibited in the most
important galleries and museums in Italy,
Europe and the United States. The most
famous critics and scholars, such as Carlo
Giulio Argan, Achille Bonito Oliva, Philippe
Daverio, Umberto Eco, Antonio Paolucci,
Salvatore Quasimodo, Carlo Ludovico
Ragghianti, Edoardo Sanguineti and
Vittorio Sgarbi, have written about them.


foto Zatini
 
 
     
 
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