Giornalista, lavorava a
il Resto del Carlino; socialista, per mantenere il lavoro dovette prendere la tessera del Partito fascista, ma questo non lo mise al sicuro da minacce e persecuzioni; dichiarò più platealmente le sue idee quando il 26/7/1943 tenne un discorso in piazza per festeggiare la caduta di Mussolini. Dopo la formazione della RSI cercò di raggiungere il sud già liberato dagli Alleati, ma venne arrestato, processato e fucilato assieme ad
altri 7, giudicati corresponsabili dell'uccisione del segretario provinciale del Partito fascista.
Anche
Brizzolara (Bardi, Pr 1894-Bologna 1945) colaborava con
il Resto del Carlino; anch'egli antifascista, fu trovato per strada ucciso da un colpo d'arma da fuoco il 3/1/1945.