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Nome e Cognome Partigiani caduti
Dove si trova loc. Antella (via Lonchio) - Bagno a Ripoli, FI
Categoria patria e libertà
Segnalato da Franco Zatini
Per saperne di più ...
In questo luogo tre partigiani della brigata "Sinigaglia" che portavano farina ai compagni in montagna vennero intercettati da una pattuglia tedesca che aprì il fuoco. Emilio Martini ("Balena"), nato a Greve in Chianti il 15/3/1922 fu ucciso da una raffica; Ivo Lazzeri ("Giannetto"), nato a Firenze il 15/8/1920, venne poco dopo catturato e ucciso.
 
     
 
 
(Testo)

(fronte)

22 BIS BRIGATA V.SINIGAGLIA
DIVISIONE POTENTE
LAZZERI IVO (GIANNETTO)
MARTINI EMILIO (BALENA)
GALGAGNOTTI ALVARO (SMANNE)
FERRUZZI FERRERO (CANNONE)
CASINI UMBERTO (BERTO)

STEFANINI PIETRO
BUONCRISTIANI DINA (MARESCIALLA)

MARTE RISPARMIA LA VITA
NON GLI EROI (Anacreonte)

CADUTI IN FONTE SANTA 2.8.1944



G
SONO QUI RIUNITI
NEL RICORDO QUANTI,
IN VARIO MODO
E
IN GIORNI DIVERSI,
PARTECIPANDO ALLA
LOTTA PER LA LIBERAZIONE
NELLA BRIGATA PART. V. SINIGAGLIA,
PERSERO LA VITA.


(sinistra)
LA STORIA DEL MONUMENTO A «BALENA»
Nella notte tra il 2 ed il 3 Agosto 1944 un gruppo
di sei Partigiani disarmati composto da Balena,
Giannetto, Franco, Lotar, Morino e Greco che
comandava la pattuglia, passavano dal Lonchio
con il riformimento di farina ricevuta da alcuni
contadini dell'Antella solidali con la Resistenza
ai nazi-fascisti. Una pattuglia tedesca in ritirata
riconoscendoli come Partigiani, apre il fuoco su
di loro colpendo a morte Emilio Martini «Balena».
22 BIS
BRIG. GARIBALDINA
VITTORIO SINIGAGLIA
DIV. ARNO
Mentre i tedeschi sparano un'altra raffica i Partigiani riescono a dileguarsi nei
campi circostanti ma purtroppo perdono Ivo Lazzeri «Giannetto» che viene fatto
prigioniero e fucilato. A lui verrà dedicata una targa nel luogo dell'assassinio.

Nel 1946 il Comandante Partigiano Sergio Donnini «Otto», pittore ed allievo
del Rosai a seguito della tragica fine del Compagno «Balena» volle onorare
la sua memoria progettando e costruendo con lo scultore Stelvio Botta questo
monumento che in origine era composto da quattro formelle in terracotta.

In seguito il marmista Partigiano Osvaldo Fantini «Franco» ed il muratore
Federico Consigli con l'aiuto di altri Partigiani della Brigata Sinigaglia che
trasportarono i materiali, realizzarono questo cippo a perenne Memoria.

A causa del deterioramento delle formelle originali queste furono sostituite
con l'attuale basso-rilievo in bronzo. In quell'occasione furono aggiunti a
quello del «Balena» i nomi di altri valorosi Partigiani morti tuttavia in
circostanze e luoghi diversi.


Targa collocata il 2 Settembre 2017 dai Partigiani della Brigata Sinigaglia
«Sugo» e «Topino» che parteciparono anche alla costruzione del monumento.


OGGI COME IERI LA RESISTENZA CONTINUA


foto Zatini
 
 
     
 
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