La lapide è affissa su un tratto (conservato per memoria) del muro che recingeva a nord-ovest il campo di Fossoli, costruito dall'esercito italiano nel 1942 per rinchiudere i prigionieri di guerra; nel 1943 fu riconvertito dalla RSI in campo di concentramento per ebrei e internati politici; dal 1944 divenne lo scalo di passaggio per le deportazioni nei lager tedeschi.
L'epigrafe fu dettata da
Piero Calamandrei.