Giurista, appoggiò l'arrivo delle idee giacobine in Italia ed ebbe da Napoleone incarichi importanti nelle neonate Confederazione Cispadana e Repubblica Cisalpina. Dedicatosi alla professione dopo la caduta di Napoleone, non perse il suo slancio libertario: nel 1827 stampò uno scritto in difesa degli ebrei perseguitati nello Stato Pontificio e nel 1831 aderì ai moti che portarono alla costituzione dell'effimero "Stato delle province unite italiane", scelta che gli costò poi l'esilio, l'esonero forzato da ogni attività giudiziaria e la povertà. |