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Studiò al Conservatorio di Napoli e scrisse opere che furono rappresentate in diversi teatri italiani; nel 1803 giunse a Parigi, dove divenne Maestro di Cappella della corte napoleonica. Ebbe grande successo con La vestale (1807) e Fernando Cortez (1809). Mantenne il posto anche dopo la caduta di Napoleone, confermando il suo prestigio con Olimpia (1819). Nel 1820 fu chiamato a Berlino come Maestro di Cappella presso la corte di Prussia, finché ritornò al paese natale nel 1850. |
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(Testo)
"MIA CONSORTE, CHE RIVERISCE TUTTI DISTINTAMENTE, DESIDEREREBBE ...MOLTE PIANTAGIONI DA PERTUTTO IL COLLE.... GIACCHÈ ESSA VORREBBE CHE NON ESISTESSE UN PALMO DI TERRENO SENZA UNA INFINITÀ DI PIANTAGIONI ABBONDANTISSIME DI TUTTE SORTI, D’ALBERI, AGRUMI, E FIORI. AGUZZINO IL LORO INGEGNO, SIGNORI GIARDINIERI, QUESTA È LA SUA PIÙ VIVA BRAMA" |
(G.SPONTINI AI REGGENTI DELLE SUE OPERE PIE. PARIGI 2 - 7 - 1846) |
MAJOLATI SPONTINI A RICORDO DEL II CENTENARIO DELLA NASCITA DEL MAESTRO | 14 NOVEMBRE 1974 |
foto Lucci
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