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Architetto, collaborò con Vanvitelli alla reggia di Caserta; poi lavorò per lo Stato Pontificio e fu nominato primo ingegnere della Congregazione delle Acque nonché architetto della Fabbrica di S.Pietro; le sue opere espressero le forme compiute del Neoclassicismo. |
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(Testo)
AL DISEGNO E ALLA PITTURA ALL'ARCHITETTURA E ALL'INGEGNERIA, ALLA FISICA E ALL'IDROSTATICA SI APPLICÒ FIN DALLA ADOLESCENZA CON ALTO INGEGNO E CON LE PIÙ GRADEVOLI QUALITÀ SOCIALI NELLA TRANSIZIONE TRA L’ETÀ DEL BAROCCO E L’ETÀ NEOCLASSICA
ANDREA VICI
NATO NEL BORGO MURATO DI PALAZZO DI ROCCACONTRADA, ORA ARCEVIA, DA GENERAZIONI DI MASTRI MURATORI ED ARCHITETTI, VISSUTO NELLA ROMA CAPITALE UNIVERSALE DELLA CULTURA E DELL'ARTE, SEPOLTO INSIEME AL SUO MAESTRO LUIGI VANVITELLI, PRIMO ARCHITETTO DI TUTTE LE FABBRICHE, EDIFICI, FORTIFICAZIONI, ACQUEDOTTI DELLA SANTA CASA DI LORETO, PRIMO ARCHITETTO DELLA FABBRICA DI SAN PIETRO, PRIMO INGEGNERE IDRAULICO DELLO STATO PONTIFICIO, PRIMO PRINCIPE PRESIDENTE DELL'ACCADEMIA PONTIFICIA DI SAN LUCA. EBBE UNA VISIONE DELL'ARTE E DELL'ARCHITETTURA RAZIONALE EQUILIBRATA, ELEGANTE MIRABILMENTE TESTIMONIATA ANCOR OGGI IN NUMEROSE CITTÀ DELLE MARCHE, DELL'UMBRIA, DEL LAZIO E NELLA REGGIA DI CASERTA CHE LO RICORDANO CON UNANIME GRATITUDINE, NEL BICENTENARIO DELLA SUA MORTE. 1817 - 2017
foto Lucci
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