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Uomo politico, scrittore in latino e in volgare, diede a questa lingua nascente una enorme poliedricità espressiva. La sua Divina Commedia è indubitabilmente uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale, ma per gli italiani è anche la fucina della loro lingua, da cui sono uscite le più potenti raffigurazioni della realtà e dell'immaginazione. |
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(Testo)
VII CENTENARIO DELLA MORTE DI DANTE ALIGHIERI 1321-2021
VENIMMO A LEI: O ANIMA LOMBARDA, COME TI STAVI ALTERA E DISDEGNOSA E NEL MOVER DE LI OCCHI ONESTA E TARDA! ELLA NON CI DICËA ALCUNA COSA, MA LASCIAVANE GIR, SOLO SGUARDANDO A GUISA DI LEON QUANDO SI POSA. PUR VIRGILIO SI TRASSE A LEI, PREGANDO CHE NE MOSTRASSE LA MIGLIOR SALITA; E QUELLA NON RISPUOSE AL SUO DIMANDO, MA DI NOSTRO PAESE E DE LA VITA CI 'NCHIESE; E 'L DOLCE DUCA INCOMINCIAVA «MANTUA ...», E L'OMBRA, TUTTA IN SÉ ROMITA, SURSE VER' LUI DEL LOCO OVE PRIA STAVA, DICENDO: «O MANTOANO, IO SON SORDELLO DE LA TUA TERRA!»; E L'UN L'ALTRO ABBRACCIAVA.
PURGATORIO, CANTO VI, 61-75
COMUNE DI MANTOVA SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI CREMONA LODI E MANTOVA SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI COMITATO DI MANTOVA
foto Maragna
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