Dopo il 1943 il
forte S.Giuliano venne requisito dalla Wehrmacht e impiegato come prigione per antifascisti e partigiani; fu anche luogo di numerose
fucilazioni nel 1944. Nel dopoguerra è diventato sede del comando provinciale dei Carabinieri. La targa qui li definisce "ribelli alla violenza faziosa" facendo riferimento ad un episodio del
gennaio 1944, quando al forte S.Martino il plotone di Carabinieri cui era stato dato ordine di eseguire una fucilazione di partigiani si rifiutò di ottemperare.