Figlio del podestà di Portofino, squadrista della prima ora, era ingegnere nel laboratorio chimico dell'Ansaldo; dopo l'Armistizio prese le distanze dal Partito Fascista e per il comitato militare del CLN studiò la composizione delle cariche esplosive disseminate nel porto di Genova, alla ricerca di sostanze che potessero neutralizzarle. Scoperto dal controspionaggio fascista venne fatto segno a colpi di pistola sulla strada fra Ruta di Camogli e S.Lorenzo alla Costa; giunse già morto all'ospedale di S.Margherita Ligure. |