Erano fiorentini, fratelli,
Elena nata il 14/3/1875,
Ernesto il 2/6/1877. Cercarono di nascondersi per non cadere nelle maglie della persecuzione antiebraica, ma in seguito a delazione vennero scoperti, denunciati e deportati. Dal lager di Auschwitz non fecero ritorno.
Queste sono due delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di stenti o furono uccisi. Le pietre sono state posate il 20/1/2022.