Si tratta della copia di una
scritta già presente in un portico di stazione termale a Nocera Umbra (Pg); qualcuno la lesse e la ricopiò, cadendo in vistose sgrammaticature: il testo originale doveva leggersi così: "Huc veni, dulcem bibiturus undam; / huc veni, pura fruiturus aura / quisquis, aestivos fugiens calores, / otia quaeris". Queste parole, in forma di
strofe saffica, magnificano la bontà delle acque e l'aria fresca, ritemprante per chi fugge la calura estiva e cerca il riposo.